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Battipaglia

Neonata muore durante il parto: cinque sanitari indagati per omicidio colposo

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Quattro medici e un’ostetrica dell’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia, in provincia di Salerno, sono indagati per omicidio colposo per la morte di un feto, partorito già senza vita il 4 giugno scorso.

La Procura di Salerno ha avviato un’indagine per capire cosa abbia portato al decesso, e se sia in qualche modo riconducibile a un errore medico. I carabinieri hanno sequestrato le cartelle cliniche della donna e quelle relative alla gravidanza.

Nel registro degli indagati è stata iscritta l’intera equipe del reparto di Ostetricia e Ginecologia, ovvero i sanitari che hanno avuto a che fare con la donna, una giovane di Battipaglia alla 36esima settimana di gravidanza, dal momento del suo ricovero fino al parto.

Il feto è stato sottoposto all’autopsia il 14 giugno. I risultati verranno comunicati entro i 60/90 giorni come da prassi.

I funerali si sono svolti questa mattina nella chiesa Maria Santissima del Carmine, nel rione Stella.

Le versioni dei sanitari e quella della famiglia della donna differiscono totalmente.

Secondo i medici, all’arrivo in ospedale, il 4 giugno, il feto era già morto: il tracciato e l’ecografia non avrebbero riscontrato battito cardiaco della piccola; si sarebbe verificata una emorragia che avrebbe comportato la morte del feto in utero, già prima del parto.

Secondo i familiari, invece, una visita medica effettuata il lunedì precedente non avrebbe rivelato nessun problema e il feto sarebbe stato vivo e la donna lo avrebbe sentito scalciare fino a dieci minuti prima del parto; motivo per cui hanno deciso di presentare denuncia, contestando presunti errori all’equipe medica che avrebbero causato la morte della bambina.

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Battipaglia

Autopsia su Francesco Pio: i pitbull lo hanno azzannato alla nuca

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Il medico legale ha effettuato l’autopsia sul corpicino di Francesco Pio: sono state riscontrate numerose ferite ed è stata data confermata che la morte sia avvenuta in pochi minuti.

Letali le lesioni alla nuca, procurate dopo l’azzannamento al collo, per il povero bimbo di 13 mesi.

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Battipaglia

Battipaglia, aggressioni a operatori sanitari: “Migliorare sicurezza lavoratori”

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Nella giornata di mercoledì, si è tenuto un incontro costruttivo presso gli uffici della direzione sanitaria del presidio ospedaliero di Battipaglia, tra il direttore sanitario, Gerardo Liguori, e i rappresentanti del Nursind Salerno, Santina Polisciano e Giovanni Aspromonte, in seguito alle segnalazioni riguardanti l’aggressione a un operatore sanitario e le problematiche relative al Pronto soccorso.
“Apprezziamo l’attenzione dedicata dalla direzione alla carenza di personale, con l’impegno concreto nel reclutamento di nuove unità per il Pronto Soccorso di Battipaglia, oltre all’intenzione di proseguire con ulteriori reclutamenti”, hanno spiegato Polisciano e Aspromonte.

Il direttore Liguori si è dimostrato sensibile a tali questioni e sono state individuate azioni concrete da introdurre nell’immediato.

In particolare, la direzione si è impegnata a regolamentare gli appoggi dei ricoveri, a dedicare una percentuale di posti letto specifici al Pronto soccorso e a rivedere l’organizzazione del triage, passando da un sistema a bancone a un triage globale, al fine di ridurre il rischio clinico durante le valutazioni.

“Il Nursind Salerno esprime soddisfazione per l’attenzione dimostrata dal direttore Liguori alle nostre osservazioni, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza dei lavoratori”, hanno concluso Polisciano e Aspromonte.

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Battipaglia

Pazienti ricoverati in stanze sovraffollate all’ospedale di Battipaglia

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Una crescente preoccupazione tra gli operatori della sanità dell’ospedale di Battipaglia ha portato alla luce un problema urgente riguardante le condizioni dei ricoveri urgenti presso l’ospedale locale. In una lettera inviata ai vertici dell’Asl, la Fials Salerno ha espresso profondo disappunto per la situazione attuale e ha sollevato diverse questioni critiche. Le principali preoccupazioni riguardano il fenomeno di affollamenti di stanze dove sono presenti già altri pazienti, un’alternativa ritenuta inaccettabile dagli operatori. La mancanza di rispetto per la privacy dei pazienti, la normativa sulla sicurezza e le condizioni inadeguate per l’assistenza di base sono solo alcune delle questioni sollevate nella lettera. Inoltre, vi è il timore di cadute dei pazienti e il mancato rispetto degli standard minimi di dotazione dell’unità di ricovero.

La lettera evidenzia anche la difficoltà dei professionisti della salute ad adempiere ai Lea, i Livelli essenziali di assistenza, richiesti dalla normativa regionale a causa del personale insufficiente e delle condizioni di lavoro estremamente stressanti. Da un punto di vista legale e deontologico, la lettera fa riferimento a una sentenza della Cassazione che stabilisce che, quando un operatore non ha il potere di risolvere direttamente un problema, è obbligato a segnalarlo all’azienda. Pertanto, l’operatore deve denunciare per iscritto alla direzione sanitaria le condizioni critiche in cui sta lavorando per proteggere sé stesso e i pazienti da eventuali conseguenze legali.

“La professionalità degli operatori della sanità che prestano servizio in queste condizioni va assolutamente tutelata e riportata a livelli minimi di dignità. Le competenze dei professionisti vanno valutate e non svilite ed umiliate come sta accadendo ora”, ha detto Carlo Lopopolo, segretario generale della Fials Salerno. Critici anche Gianluca Scipione, sindacalista della Fials provinciale: “Gli operatori della sanità a Battipaglia stanno affrontando una situazione insostenibile. Chiediamo un incontro urgente con la Direzione Presidiale e tutte le organizzazioni sindacali per porre fine a questa emergenza e garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Caterina Altieri, delegata della Fials salernitana: “È inaccettabile che i pazienti debbano essere ricoverati in stanze dove sono già in condizioni di sovraffollamento. Questa situazione mette a rischio la loro privacy e la loro sicurezza. Chiediamo un incontro immediato per trovare soluzioni adeguate e risolvere questa grave problematica” La pensa così anche Giovanni Gargaro, sindacalista della Fials provinciale: “Il personale sanitario di Battipaglia sta facendo del proprio meglio in condizioni estremamente difficili. È essenziale che la direzione dell’ospedale prenda atto di queste sfide e collabori con le organizzazioni sindacali per migliorare la situazione. Chiediamo un incontro tempestivo per proteggere la salute dei pazienti e dei professionisti della sanità”.

La situazione a Battipaglia, dunque, richiama l’attenzione su questioni cruciali legate alla fornitura di servizi sanitari di qualità e alla protezione dei diritti dei professionisti della salute. Gli operatori della sanità sperano che questo appello urgente porti a un cambiamento positivo nelle condizioni di lavoro e nell’assistenza ai pazienti presso l’ospedale battipagliese.

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